La nostra soglia di attenzione, complici i social media e più in generale il rapido consumo di informazioni online, si è abbassata vertiginosamente: scrolliamo post e pagine web con il “pollice lesto” e c’è chi ha stimato che per attrarre un utente abbiamo circa 8 secondi.
In questo contesto, tutti gli elementi del tuo sito web devono essere scelti con estrema attenzione: layout, copy, performance di navigazione e, non da meno, lo schema di colori.
Secondo una ricerca portata avanti da Satyendra Singh sul tema, la prima idea che ci facciamo su un prodotto/servizio è influenzata per il 90% dal suo colore.
Per sceglierlo al meglio, dobbiamo come prima comprendere come i colori modellano la nostra percezione del mondo: sin dall’infanzia creiamo infatti delle vere e proprie associazioni, banalmente il verde sarà connesso a tutto ciò che riguarda la natura mentre il giallo, colore del sole, è espressione di giovialità.
Ma ci sono da considerare anche aspetti strettamente culturali, che cambiano da luogo a luogo e sono da tenere in considerazione se un marchio decide di essere presente in specifiche aree geografiche. Se pensiamo ad esempio ad un matrimonio italiano il primo colore che associamo è il bianco, ma in tantissime non è assolutamente così.
Senza voler entrare nei dettagli, un’altra conoscenza fondamentale da avere quando si sceglie lo schema di colori di un sito web è relativa alle giuste combinazioni di toni, per le quali esiste una vera e propria scienza che analizza i colori sotto vari aspetti come tipo, le sfumature, la saturazione ecc. per generare associazioni che siano piacevoli e funzionino bene insieme.
Oltre a questo, occorre pensare anche al target: uomini e donne ad esempio tendono ad associazioni diverse. Numerosi studi hanno dimostrato che il blu piace a tutti, mentre il viola è generalmente gradito alle donne e non agli uomini. Esistono poi anche colori più amati dai bambini rispetto agli adulti.
Seppur individuare il target e ragionare sulla questione culturale siano aspetti di fondamentale importanza, è però la brand identity a decretare la scelta finale della palette corretta: da lì si parte per capire i valori associati al brand e ragionare dunque sui colori più adatti.
Vogliamo però sottolineare come la comunicazione sia più che l’insieme di alcune regole da seguire: se tutto quello che abbiamo detto finora è vero, esiste però un sistema più complesso che i professionisti sono in grado di costruire e che può rendere la scelta cromatica del sito meno banale. Questo prevede anche lo studio della concorrenza e tende a lavorare in maniera più approfondita e senza cliché: se ad esempio è vero che il verde è associato al green è anche, al tempo stesso, abusato nel settore “eco”, quindi la scelta giusta per un nuovo brand che vuole entrare o farsi notare in questo ambito potrebbe essere quella più “sfidante” o diversa.
Facciamo qualche esempio di siti web che hanno, secondo noi, vinto la lotteria dei colori!
Cocofloss sceglie di comunicare i suoi valori con un colore, l’azzurro, immediatamente associabile ai concetti di igiene e pulito. Lo fa però scegliendo un tono più pastello e accostandolo spesso al rosa, che rende perfettamente il suo essere un brand giovane, social e diretto principalmente ad un pubblico femminile.
Considerando anche la gamma di prodotti per bambini, la scelta dei colori è vincente. Il fondo del sito resta neutro e i copy, nero su bianco, risaltano immediatamente e staccano in maniera adeguata i pulsanti di call to action.
Notiamo inoltre l’uso dei colori opposti per esprimere i loro punti di forza.
Un esempio italiano di sito web con una scelta di colori azzeccata è Treedom: il verde che sposa perfettamente la mission del brand si accosta ad un arancione caldo, “terroso” che riflette perfettamente il concetto di suolo e al tempo stesso rende ben visibili le CTA. Anche qui vince la semplicità di sfondo bianco, testi ben a contrasto e gamma di colori limitata.
Siamo curiosi di sapere quali siti, secondo te, hanno azzeccato la scelta della loro gamma colori e quali aspetti di questo tema, dal 2022 in poi ci stupiranno. Ti aspettiamo nei commenti.