In uno delle sue ultime analisi Montemagno commenta un esperimento sociale che vede protagonista una ragazza. La vediamo pone a dei passanti una richiesta semplice: “puoi imbucare questa lettera per me? Vado di fretta”, circa il 50% degli sconosciuti la accontenta mentre l’altra metà si rifiuta. Lo scenario però cambia quando la ragazza aggiunge al suo quesito la possibilità di scelta e aggiunge: “sentiti libero di non farlo”, ecco che la risposta positiva si alza del 30%.
I risultati dell’esperimento fanno riflettere su quanto sia cruciale creare nelle persone un senso di possibilità di scelta, che permetta loro di entrare in empatia con chi richiede di fare un’azione.
Ecco, anche quando scegliamo le call to action delle nostre campagne, proviamo quindi a trovare la giusta chiave empatica e a mettere chi legge nella condizione di voler effettuare l’azione che gli stiamo chiedendo.
Ripetiamo insieme: le CTA efficaci non spingono bruscamente all’azione ma accompagnano in modo naturale la conversione.
Il loro è un ruolo strategico fondamentale: una CTA efficace trasforma un rimbalzo in una conversione e, proprio per questo, deve essere creata con un’attenta analisi preliminare di: obiettivo di business, pubblico, settore in cui si opera e canali di comunicazione scelti.
I classici esempi di CTA che siamo tanto abituati ad incontrare sotto forma di bottone contengono un imperativo: iscriviti, scarica, visita, acquista.
Se queste possono effettivamente funzionare in alcuni casi, siamo convinti che un pizzico di emozione in più in guasti mai, soprattutto nei settori dove la concorrenza è molta e vogliamo rendere le nostre campagne a prova di ricordo.
Ma quindi, se vogliamo emozionare anche chi deve scaricare un contenuto o acquistare un prodotto o servizio, come dobbiamo costruire la CTA?
Per prima cosa, ricordiamo l’importanza dell’aspetto estetico. Un fattore sicuramente determinante e che deve viaggiare in tandem con il copy scelto. Se parliamo di pulsanti ad esempio, meglio scegliere colori e forme ben visibili, nonché una posizione strategica, ovviamente adattando il tutto alle esigenze di business e alla brand identity.
In secondo luogo, ricordiamo l’importanza di essere chiari e diretti sul beneficio che il cliente avrà se sceglierà di convertire. Alcuni esempi?
– Al posto di “Iscriviti al webinar su questo argomento” potremmo dire “Diventa esperto di”
– Al posto di “Scarica questo ebook” potremmo usare l’espressione “Scopri i segreti”
Come detto, il linguaggio dovrà adattarsi al tuo business e al tuo pubblico, ma la parola chiave sarà sempre una: empatia. Non pensiamo al nostro guadagno ma al beneficio del cliente.
Questo è valido anche per le operazioni di acquisto, ad esempio al posto di “Compra ora” possiamo provare con “Te lo meriti”.
Oltre a questo, a volte sarà utile alimentare la FOMO, generando un senso di urgenza ad esempio comunicando un breve lasso temporale in cui sarà possibile effettuare l’azione “Spedizione gratuita fino al..” o alimentando un senso di mimeticità “Altre persone come te hanno già letto questo libro”.
Anche se non vogliamo premere troppo sull’acceleratore della creatività, perché ad esempio alcune di queste proposte possono essere non in linea con il tone of voice del brand, possiamo aggiungere comunque quel “qualcosa in più” alla nostra CTA.
Ecco che “Iscriviti” può diventare “Mi iscrivo!” “Contattaci” può mutare in “Parla con noi”.