Dal 2020 c’è un termine inglese sulla bocca di tutti: smartworking.
Il tema, che resta caldo ancora oggi nonostante sia stato discusso praticamente da tutti, è polarizzante. Da una parte troviamo tutti quelli che post pandemia si sono rifiutati di tornare “ai vecchi sistemi” arrivando anche alle dimissioni qualora il datore di lavoro non fosse incline a concedere modalità di lavoro in remoto; dall’altra, quelli che proprio non riescono ad abbandonare la routine pre-pandemia e sono convinti che la loro produttività sia legata ad orari e luoghi ben definiti.
Secondo i dati attuali, ad oggi sono circa 4 milioni gli smart worker italiani e quasi il 90% delle grandi aziende prevede di proseguire con il lavoro agile.
In quanto agenzia remote-first il nostro approccio, non lo nascondiamo, è ovviamente più vicino al primo gruppo identificato. Quello che ci preme però sottolineare è che lo smartworking funziona esclusivamente se si adottano tutta una serie di accortezze: la parola centrale è proprio smart che si diversifica dal più semplice concetto di remote working proprio perché presuppone un cambio di paradigma.
Non solo lavoro a distanza quindi, ma centralità relativamente all’importanza di raggiungere gli obiettivi prefissati entro dei timing definiti nonché un attitudine propositiva da parte chi lavora e un’ottima dose di organizzazione. Siamo convinti che questa sia la base del buon lavoro: avere chiaro dove si vuole andare, qual è il percorso da seguire e le tappe intermedie da raggiungere nonché l’essere consapevoli del proprio ruolo e valore all’interno del team.
Per far sì che tutto questo si trasformi in realtà e che la distanza fisica non rappresenti un ostacolo al dialogo e al passaggio di informazioni utili nel team che deve far avanzare i progetti, ci vengono incontro diversi strumenti. Oggi vi parleremo di quelli che utilizziamo giornalmente, ma sappiamo che ogni team ha le sue preferenze tecnologiche e ci piacerebbe poter aprire un dibattito su quali tools hanno reso il vostro lavoro più smart.
- Il nostro team si incontra puntualmente grazie a Google Meet, il software di meeting online che sostituisce la classica sala riunioni. Lo sfruttiamo sia per avere appuntamenti fissi e allinearci in contemporanea sullo stato di avanzamento lavori che per specifiche necessità o progetti;
- Per le conversazioni brevi e lo scambio di link, ci affidiamo a Element che per il team interno ha sostituito la maggioranza delle corrispondenze email. Ci piace anche per la crittografia end-to-end dei messaggi e per le funzionalità di messaggistica audio e video;
- Il nostro punto di collaborazione è @Podio dove tutti i nostri progetti vengono spacchettati in task da completare dando ad ogni membro del team la possibilità di avere chiaro il flusso di lavoro, le deadline e le risorse per ogni obiettivo. Per ogni task possiamo allegare file, visualizzare lo stato e aggiungere commenti: tutto è aggiornato in tempo reale;
- Google Drive e Google Documents per la condivisione di tutti i documenti e i materiali utili su cui possiamo lavorare contestualmente, lasciandoci note, correzioni e commenti. Ci piace perché possiamo collaborare attivamente nello stesso documento anche in parallelo, senza dover attendere che un membro finisca, ottimizzando i tempi e applicando pratiche di continous feedback.
Questi sono i principali strumenti che accompagnano le nostre giornate smart. Siamo sempre alla ricerca di soluzioni che ci consentano di lavorare meglio e in maniera più efficace. Siamo curiosi di conoscere anche i vostri tool mai-più-senza!
Vi aspettiamo nei commenti.